IPERATTIVITÀ E PSICOSTIMOLANTI
Il numero di bambini/ragazzi americani diagnosticati con Disturbo da Deficit di attenzione/iperattività (ADHD) continua a crescere.
Leonard Sax, con uno sguardo lucido alle comuni abitudini dei preadolescenti/adolescenti di oggi, descrive la diffusa tendenza di questi a stare svegli fino a tarda notte, incollati allo schermo di un computer o di un telefonino.
Spesso la deprivazione di sonno comporta un sovraccarico di stanchezza che i ragazzi si trascinano il giorno dopo, soprattutto a scuola, dove si richiede un elevato sforzo attentivo e una presenza adeguata.
Comportamenti di tipo inattentivo, scarsa concentrazione, comportamenti inadeguati, difficoltà a svolgere i compiti (comportamenti tipici dei bambini con disturbo da deficit di attenzione/iperattività) vengono trattati con farmaci psicostimolanti come Adderall, Concerta, Vyvanse.
Questi, così come il Ritalin, agiscono sui recettori cerebrali della dopamina. L’effetto di “accelerazione” è assicurato e l’attenzione, la concentrazione e l’abilità di esecuzione sono ristabilite. E nemmeno così a caro prezzo grazie alla copertura sanitaria.
I bambini/ragazzi che prendono farmaci per disturbo da deficit di attenzione/iperattività crescono di numero e così crescono, anche sulla base dei farmaci prescritti (specifici proprio per l’ADHD), le diagnosi di questo disturbo.
Il consiglio di Sax non potrebbe essere più semplice: “Provate innanzitutto a spegnere i cellulari!”.
Parole sagge…
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